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L'Italia dai mille colori

  • Casetto, Badi
  • 26 apr 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Tutto il “mondo” radunato nella Cripta di Sant'Andrea. Sabato 24 febbraio 2018, quando i rappresentanti di diversi Paesi: Macedonia, Romania, Polonia, Albania, Togo, Nigeria, Marocco… hanno raccontato la loro esperienza nella giornata per l’integrazione di tutti gli alunni di origine straniera, organizzata dalla Cgil Vercelli-Valsesia, con il patrocinio di Comune e Provincia di Vercelli, e dell’Ufficio scolastico provinciale.

Il titolo dell’evento “Un'Italia dai mille colori. Partiamo dalla Scuola” l’appuntamento ha impegnato dalle ore 10 alle 12.30, gli allievi degli Istituti comprensivi Ferrari, Ferraris, Lanino e Rosa Stampa, alla presenza di: Maura Forte, sindaco di Vercelli; Carlo Riva Vercellotti, presidente della Provincia di Vercelli; un delegato dell’Ufficio Scolastico Provinciale; Claudio Stacchini della CGIL Piemonte e altre personalità vercellesi.

Dopo il racconto delle esperienze dei rappresentati dei diversi Paesi, intervistati da uno dei redattori del periodico ‘The new(s) school’, verranno trasmessi immagini, filmati e racconti degli alunni delle scuole primarie della Città di Vercelli.

Un appuntamento, quello del 24 febbraio, che vuole riflettere sul dibattito dello Ius soli, non ancora concluso. «Come sappiamo la Legge sullo Ius Soli non è stata approvata per l’incapacità della politica di prendere atto di una semplice verità: chi nasce in Italia è un italiano - afferma Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil Vercelli Valsesia. A nessun bambino verrebbe in mente di discriminare un suo coetaneo solo per il colore della pelle. I bambini nati in Italia parlano italiano, spesso con le cadenze del luogo in cui sono cresciuti, e sono considerati italiani dai loro compagni di scuola. Sono gli adulti quelli che alzano steccati e trovano motivi per differenziare e discriminare i bambini nati in Italia da genitori stranieri».

La nostra scuola I. C. Rosa Stampa è stata l’ultima a presentare il proprio lavoro, in classe abbiamo pensato di realizzare un video che non fosse banale, non è stato facile ma il risultato è stato sorprendente. Quando la proiezione è terminata ci siamo accorti che molti dei presenti erano commossi e infatti dopo ci hanno fatto i complimenti, perciò siamo lieti di presentarvi il video.


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